Alcune buone prassi
Da diversi anni e in più parti del mondo, sono state studiate e pubblicate le evidenze scientifiche relativamente ai modelli clinici più efficaci per l’autismo. Un intervento educativo efficace non può prescindere da alcune caratteristiche strutturali, valide, in generale, per tutti gli approcci:

- Valutazione funzionale delle abilità
- Formazione e inclusione della famiglia e degli insegnanti
- Intensità (numero di ore)
- Precocità (bambini più piccoli ottengono maggiori risultati)
- Supervisione degli interventi
- Intervento multi-contesto (effettuato in più ambienti)
- Monitoraggio costante dei progressi
- Applicazione di strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa (ove necessario)
- Training sulle abilità sociali, imitative e sulla comunicazione

Parallelamente, la scelta dell’approccio educativo può riguardare gli interventi di sviluppo o comportamentali. Fra quelli più studiati ricordiamo l’ABA (Applied Behavior Analysis), l’ESDM (Early Start Denver Model) e il modello TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children). Accanto a questi tre approcci che presentano simiglianze e differenze, negli ultimi anni sono stati validati alcuni modelli d’intervento educativo naturalistici con risultati simili; essi sono poco diffusi in Italia. È molto utile un approfondimento riguardo ai modelli di parent training i quali prevedono la mediazione della terapia da parte dei soli genitori (eventualmente con una supervisione esperta). Questi ultimi modelli stanno ricevendo sufficienti evidenze scientifiche riguardo alla loro efficacia, sebbene siano stati ancora poco studiati mediante esperimenti controllati e randomizzati.